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Dieci mila braccia

La Kannon originaria è quella dalle mille braccia. Esistono inoltre: la Kannon dalla testa di cavallo, che però non ha il volto simile al muso dell'animale ma solo la somità del suo capo ne ha la forma; la Kannon dagli undici volti; la Kannon della libertà; la Kannon dai sei corpi, simile a un mostro; la Kannon dell'acqua e della luna o "Kannon della piccola rete"; la Kannon dalla testa di drago, priva di volto.

Le statue di questa dea costituiscono l'orgoglio dell'arte giapponese d'ispirazione buddhista. Ma un giorno alcuni visitatori americani, vedendole in un tempio, si misero a ridere senza ritegno.
Chiese allora il capo del tempio a una delle visitatrici: "Ha figli?"
"Sì, ho un figlio".
"Per educarlo, che metodo usa?".
"Ne uso molti".
"Dunque, quando una madre educa un unico figlio, ha bisogno di numerosi metodi e di molta delicatezza. Così il Buddha, per salvare tutte le creature, deve avere mille o , ancor meglio, diecimila braccia!".
La donna fu profondamente turbata dalle parole del monaco e nessuno rise più.

Racconto Zen tratto da "La tazza e il bastone, storie Zen" del Maestro taisen Deshmaru