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La tazza e il bastone

In un'epoca remota, una lunga siccità flaggellava la Cina.

Le risaie erano inaridite e il popolo soffriva la fame.
Si mandò a chiamare un celebre monaco, il maestro Shoko, che era anche un mago, affinché usasse i suoi poteri contro il malefico drago che impediva alla pioggia di cadere. Per mezzo di incantesimi, Shoko evocò il re dei draghi, poi tutti i draghi del cielo. Li chiuse tutti nella sua tazza, e la pioggia prese a cadere copiosa.
La scodella del monaco ha infatti un potere cosmico che supera ogni limite.
In occasione di un viaggio che lo condusse attraverso la Cina, il maestro Chù incontrò sulla montagna due tigri che lottavano furiosamente. Interpose allora tra le due belve il suo bastone, sormontanto da anelli tintinnanti, e la lotta cessò immediatamente.
Anche il bastone simboleggia un potere immenso e misterioso.
Questi oggetti non hanno un potere materiale: i draghi non entrano in una piccola tazza e un semplice bastone di legno non incute alcun timore a due tigri infuriate. I due oggetti non hanno alcun potere magico, ma simboleggiano il potere del Buddha, l'essenza dello Zen. 

Racconto Zen narrato dal Maestro Taisen Deshimaru, tratto dal libro  "La tazza e il bastone"